“Pare che il palcoscenico offra ai comici l’opportunità di essere ciò che vogliono essere. Non è solo un luogo comune il fatto che i “comedian” molto spesso conservino una certa timidezza”, afferma Gil Greengross, antropologo dell’Università del New Mexico.
Gil Greengross e Geoffrey Miller, qualche anno fa hanno chiesto di compilare alcuni test di personalità standardizzati a 31 comici professionisti che frequentavano l’unico Comedy Club di Albuquerque. Il test a 60 domande era progettato per valutare alcuni tratti classici della personalità:
- Apertura all’esperienza
- Coscienziosità
- Estroversione
- Piacevolezza
- Nevroticismo.
“Penso che sia interessante sviluppare nuovi hobby”, “…a volte mi sono sentito amareggiato e risentito”, “…la poesia ha poco effetto su di me”. Queste in genere le risposte dei comici.
Confrontando i loro punteggi con quelli di altri 400 studenti universitari e con quelli di 10 autori comici appariva chiaro che i comici professionisti – tutti uomini tranne tre – avevano ottenuto un punteggio elevato in termini di apertura a nuove esperienze rispetto agli studenti. Ma un punteggio nettamente inferiore a quello degli autori.
I comici hanno inoltre ottenuto punteggi bassi in coscienziosità, piacevolezza ed estroversione, rispetto agli altri gruppi. Non si sono notate invece differenze nei punteggi sul nevroticismo.
“Il fatto è che trascorrano gran parte del tempo da soli e viaggiando molto, potrebbe spiegare il perché di personalità perlopiù introverse. C’è poco da ridere insomma…”, afferma Greengross, lo scenziato che ha condotto lo studio.
“I comici sono molto diversi”, sostiene la comica irlandese Dara O’Briain,”la necessità spasmodica di una conferma esterna è probabilmente l’unico loro tratto comune”. L’introversione e la sobrietà quindi caratterizzano i comici più di quanto suggeriscano le loro esibizioni sul palco.
“Essere il ragazzo più divertente tra i tuoi amici è un’abilità molto diversa rispetto all’essere divertente per un gruppo di sconosciuti” scrive Robert Provine, neurobiologo dello sviluppo presso l’Università del Maryland e autore del libro Laughter: A Scientific Investigation, concordando con le scoperte di Greengross e Miller.
Ma un’altra caratteristica dei comici pare sia ancora più degna di nota: il loro sesso. La stragrande maggioranza dei comici di tutto il mondo sono uomini. Alcuni ricercatori ipotizzano che ciò sia dovuto al fatto che l’umorismo è un tratto adattivo che aiuta le donne a valutare l’idoneità di un potenziale compagno. A tal proposito Greengross e Miller hanno confrontato nove comici dilettanti con altrettanti nove professionisti non trovando differenze statistiche significative nei punteggi della loro personalità, (nonostante evidenti differenze nelle loro routine). In un altro articolo, lui e Miller hanno scoperto invece che uomini e donne riconoscono l’umorismo autoironico come un tratto attraente in figure candidate come potenziali mogli o mariti.
Greengross, in futuro, intende esaminare ancora più da vicino come i tratti della personalità influenzino il successo di un comico. Il suo interesse per la commedia è strettamente professionale e non ha alcuna intenzione di lanciarsi in una carriera nel mondo del divertimento: “Dovreste andare alle serate di un comico e vedere quanto sono cattive le persone: è un lavoro davvero impegnativo.”
Riferimento alla rivista: Personality and Individual Difference (DOI: 10.1016 / j.paid.2009.01.045)
https://www.journals.elsevier.com/personality-and-individual-differences