(con gli Oblivion)
Scritto con Lorenzo Scuda
Performer e autore
Regia di Gli Oblivion
Produzione di Teatro Franco Parenti di Milano
Qualche volta bisogna lasciarsi andare. Mettere in sonno la ragione, l’impegno, la grigia seriosità che accompagna la nostra esistenza. Abbandonarsi alle sensazioni che nascono spontanee, senza mediazioni culturali, che non stimolano domande di senso. La pancia, ecco lasciamo libero sfogo al viscerale divertissement. Il merito di questa boccata di ossigeno, di questa flebo di allegria va ascritto a cinque bravissimi cantanti, attori, fantasisti, trasformisti, mimi che, con le loro capacità vocali, con la loro verve e simpatia ci hanno regalato una bellissima serata. Questi giovani artisti (Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,Lorenzo Scuda e Fabio Vignarelli) nel loro Show “Oblivion” propongono, in una serie di siparietti, una sorta di amarcord musicale. Interpretano, a modo loro, le più belle canzoni vecchie e nuove – rivisitate in chiave ironica – del quartetto Cetra (di cui riproducono fedelmente sonorità e arrangiamenti raffinati) di Mina, Dalla, Celentano, Nomadi, Modugno, Morandi, Gaber ed altri ancora. I nostri “eroi” con le loro elaborazioni parodistiche, l’umorismo, la satira bonaria, la comicità surreale, gli intelligenti accostamenti e la grande versatilità ricordano il teatro dei Gobbi, il trio Marchesini, Lopez, Solenghi e Gigi Proietti.
I cinque attori danno voce ad una variegata gamma di personaggi (memorabile i “promessi sposi” in 10 minuti) con grande padronanza scenica e intonazioni comiche irresistibili facendo leva sull’ottima capacità vocale e gestuale. Insomma uno spettacolo da non perdere. Anzi da rivedere.